Data di aggiornamento 12/02/2008


Quesiti inerenti la fornitura del Sistema Informativo

integrato per la Gestione delle Entrate (SIGE )

del Comune di Firenze




D: In relazione ai requisiti di ordine speciale riportati nel bando di gara (Capacità tecnica e professionale pag. 3 punto 3) ed alle norme riguardanti la partecipazione alla gara in ATI inserite nel disciplinare di gara (pagg. 6 e 7), si chiede a codesta Amministrazione di voler precisare se il requisito relativo all'obbligo di aver svolto nel triennio 2004/2005/2006 forniture e/o attività relative alla gestione delle entrate comunali per almeno 2 comuni possa essere soddisfatto, in caso di partecipazione con un ATI verticale, indifferentemente dall'impresa mandataria o da una impresa mandante, analogamente a quanto già espressamente previsto nel disciplinare nel caso di partecipazione alla gara con un ATI orizzontale.


R: Il requisito di cui al punto 3, nel caso di partecipazione di ATI verticale, e' da intendersi rispettato anche se le diverse imprese dell'ATI hanno eseguito forniture e servizi, riguardanti la gestione delle entrate comunali, per Comuni diversi (per es., in un'ATI fra due imprese, una e' fornitrice di un Comune e l'altra di un altro Comune, purche' almeno uno dei Comuni abbia popolazione residente non inferiore a 100.000 abitanti).

La mandataria deve comunque assumere la parte maggioritaria della fornitura il che significa, nello spirito del requisito, che la mandataria deve essere fornitrice del Comune di popolazione residente non inferiore a 100.000.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 4 del Capitolato d’appalto: ...Consentire la gestione unitaria ed integrata di tutte le informazioni e di tutti i processi relativi alle entrate del Comune di Firenze,[…] con particolare riferimento alle procedure per la riscossione coattiva da altri uffici del Comune. Si precisa che è intenzione dell’Amministrazione Comunale costituire un ufficio unico per la gestione della riscossione coattiva e che, dunque, obiettivo del SIGE è anche fornire l’infrastruttura informatica di tale gestione”, si chiede in che tempi e con quali modalità intendete raggiungere gli obiettivi sopra esposti e soprattutto il Comune ha tenuto conto dell’impatto connesso con il cambio di organizzazione a cui il personale si dovrà adeguare.


R: La Direzione Risorse Finanziarie è fortemente motivata nel perseguire gli obiettivi del capitolato. Si è consapevoli delle implicazioni connesse con il change management ed esiste, quindi, la volontà di motivare il gruppo di lavoro e gli uffici contigui in questo senso.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 6 del Capitolato d’appalto: “…si ricorda che l’aggiudicazione avverrà sulla base della valutazione degli aspetti funzionali, progettuali, economici, etc. rilevabili dalle offerte delle ditte concorrenti. La valutazione riguarderà sia l’analisi dell’eventuale prodotto originario sia l’attitudine (per come riscontrabile dalla documentazione presentata in sede di gara) ad adeguare, se necessario, tale prodotto al livello di compiutezza funzionale richiesto nel presente capitolato, mediante specifiche attività di personalizzazione e adeguamento applicativo…”, quando si parla di attitudine (per come riscontrabile dalla documentazione presentata in sede di gara) ad adeguare i prodotti software offerti, si intende la manifesta disponibilità ad adeguare funzionalmente e tecnologicamente i packages o vi aspettate qualcosa in più?


R: La manifesta disponibilità costituisce l’elemento di base. Ma di per sé non è sufficiente. Il prodotto verrà valutato in base al suo livello di manutenibilità, soprattutto ponendo l’accento sulle caratteristiche di modificabilità (facilità di progettare e sviluppare le modifiche) e stabilità (evitare risultati indesiderati a seguito di modifiche) del prodotto. Verrà valutato, inoltre, l’impiego nel progetto di tecnologie di supporto volte a facilitare la messa a regime e a consentire un approccio flessibile e scalabile alle problematiche della gestione delle entrate comunali.

Chiaramente, la documentazione fornita dai partecipanti alla gara dovrà permettere di valutare tali caratteristiche.



D: In altri termini, utilizzare tecnologie assimilabili al workflow o comunque dedicate al disegno ed alla gestione dei processi?


R: E’chiaro che più le funzionalità dei vari sottosistemi saranno ergonomiche per gli utenti ed agevolmente modellabili da chi gestisce il Sistema meglio sarà; comunque, per ottenere ciò lasciamo liberi i fornitori di optare per le soluzioni a loro più congeniali.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 7 d) Formazione degli utenti

Il servizio riguarda la formazione degli utenti del Comune, per tutte le tipologie di utenza, con la realizzazione di una guida operativa utilizzabile on line. Il numero totale di utenti da formare ammonta approssimativamente a 150. Modalità di svolgimento dell'attività e specifiche della guida d’utilizzo del Sistema sono al succ.vo par. 8.4.”,si chiede se è necessario pianificare le attività formative per tutti i 150 utenti menzionati?


R: Gli utenti pesantemente coinvolti nell’utilizzo del sistema sono non più di 80, il numero di 150 è il risultato di una sovrastima.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 8 4.2 Le competenze attuali del DRFSE

Le attuali competenze sono così definite:

· gestione e riscossione in forma diretta, accertamento, liquidazione e rimborso dell'ICI, del canone sulla Pubblicità Affissioni e del COSAP;

· cura della gestione del contenzioso;

· informazione dei contribuenti;

· elaborazione di proposte tecniche in materia tributaria.

Sono altresì parte delle competenze del DRFSE i rapporti con altre strutture del Comune, ad esempio:

· la Direzione Sviluppo Economico per quello che concerne pubblicità, insegne, occupazione spazi e aree pubbliche relative ad attività commerciali e pubblici spettacoli;

· la Direzione Mobilità per le occupazione temporanee di suolo pubblico, ad es. traslochi

e ponteggi, e per i passi carrai.

Tali Direzioni producono flussi di input finalizzati alla creazione di posizioni di pagamento del tributo da parte del soggetto passivo di imposta e ricevono flussi di output per lo svolgimento degli atti conseguenti.

I rapporti che attualmente il DRFSE intrattiene con le altre strutture del Comune, rappresentati da flussi di input, output e documentazione cartacea sarebbe preferibile fossero in futuro gestiti in forma di iter di pratica e fascicolo elettronico integrato?


R: Ciascun fornitore è libero di tradurre queste funzionalità secondo le modalità che meglio gli si addicono, tuttavia, in linea generale, tutto ciò che facilita e implementa la gestione trasparente degli atti amministrativi e dei flussi ad essi connessi non può che essere valutato positivamente.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 9 “Applicativo Pubbliche Affissioni: sviluppato in Clipper con archivi DB3. E’ in corso di sviluppo una nuova applicazione, fornita dalla ditta Inf.Or. s.r.l. di Arezzo, che sostituirà tale software.

L’applicativo Pubbliche Affissioni è oggetto di fornitura?


R: No



D: A proposito di quanto affermato a pag. 10 In tale contesto, il Sistema dovrà permettere una semplice estrazione del "differenziale dei dati" (modifiche dalla precedente esportazione) su tabelle di database o flussi XML, in grado di alimentare la BDPI. Le principali tabelle della BDS SIGE (anagrafiche dei soggetti e degli oggetti) dovranno possedere un insieme minimo di attributi obbligatorio che verrà specificato in fase di analisi di dettaglio. L’Applicazione dovrà, come del resto già richiesto, fornire a corredo una dettagliata documentazione della logica applicativa e della BDS ed essere in grado di gestire e storicizzare “la segnalazione di bonifica” proveniente dalla BDPI, almeno tramite campi note su tutti i record o, meglio, tramite soluzioni più strutturate.

Inoltre, dovrà permettere di importare in automatico le bonifiche sui dati effettuate su BDPI, permettendo aggiornamenti automatici o semiautomatici delle informazioni contenute nella BDS.

In che modo si pone banca dati BDPI nella costituzione del database unitario SIGE?


R: Le banche dati BDPI e SIGE devono essere intimamente connesse e consentire vicendevolmente importazioni ed esportazioni dei dati. La banca dati SIGE deve essere predisposta per gestire e storicizzare “la segnalazione di bonifica”proveniente dalla BDPI, consentendo in questo modo di mantenere appieno tutte le informazioni storiche relative al dato, comprese quelle che ad un’attenta analisi fossero risultate errate.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 14 6.3 Sistema STARIS ( stato della riscossione) e collegamento al gestionale di contabilità (applicativo Inf. Or.)”.

In che modo SIGE si relaziona con STARIS e con il gestionale di contabilità?


R: Premesso che SIGE deve interagire e non sovrapporsi con entrambi questi sistemi applicativi, il flusso di gestione prevede che:



D: Un applicativo dotato delle medesime funzionalità dello STARIS è oggetto di fornitura?


R: Il Capitolato non prevede la fornitura di un applicativo software, integrato nel SIGE, che sostituisca lo STARIS. Ciò significa che un’eventuale proposta che, nel costo complessivo offerto, comprenda anche la fornitura in SIGE delle funzionalità attualmente svolte da STARIS potrà essere valutata solo quale elemento migliorativo ed aspirare, dunque, al massimo all’attribuzione dei 20 punti previsti per tale elemento.

Non è, tuttavia, da escludere che l’Ente non ritenga opportuna, in base a considerazioni che sarà oggettivamente possibile svolgere solo a termine del progetto, la diretta integrazione nel SIGE delle importanti funzionalità attualmente coperte da STARIS. Se, dunque, l’Ente propenderà per tale soluzione, tale diretta integrazione sarà commissionata a parte quale evoluzione del prodotto principale.



D: A proposito di quanto affermato nelle pagg. 18-19 [RG2] Integrazione

Uno dei presupposti del SIGE è quello di prevedere la creazione di una banca dati tributaria unificata di riferimento per la totalità dei sottosistemi di cui esso si compone, nella quale il contribuente è il principale attore. Ogni sottosistema o modulo della Procedura dovrà, pertanto, essere completamente e coerentemente integrato con gli altri sottosistemi o moduli per quanto riguarda i dati gestiti. Ciò significa, in particolare, che il database di riferimento dell’applicazione sarà unico e adeguatamente normalizzato, allo scopo di evitare ogni duplicazione e inconsistenza dei dati.

Se il database di SIGE dovrà essere unico ed adeguatamente normalizzato, in che modo tutto ciò si concilia con il termine ultimo del 31 dicembre 2008 come riferimento finale della pianificazione di progetto?


R: Nel Piano di Implementazione integrato (PI) si dovranno comprendere appieno le modalità attraverso cui il Fornitore intende gestire il processo di normalizzazione e consolidamento della banca dati unitaria SIGE ed il relativo cronoprogramma.

Quest’ultimo, così come indicato nel Capitolato, può essere rivisto in accordo con l’Ente in sede di partenza effettiva del progetto.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 21: [RT2] L’Applicazione sarà basata su un’architettura di tipo 2tier o 3tier client server o, preferibilmente, web-based.

[RT3] Per le funzionalità web dovrà essere utilizzabile anche un browser di tipo open source.

Per quale motivo l’applicazione è preferibile sia web-based e perché deve essere utilizzabile anche un browser di tipo open-source?


R: Le architetture web-based risultano essere centralizzate e ciò elimina la necessità dell’installazione di un client applicativo sulle postazioni di lavoro. Esse, come è noto, devono essere in possesso di un browser che, nel caso in cui fosse open-source, svincolerebbe l’Ente nelle scelte future relative alle dotazioni software d’ambiente delle stazioni di lavoro.



D: A proposito di quanto affermato a pag. 42 8.2 Importazione dei dati pregressi

La fornitura include lo sviluppo dei programmi per la conversione e l’importazione nel database dell’applicazione dei dati pregressi disponibili sui database e sugli archivi attualmente utilizzati dal Comune .

Il piano di importazione dei dati pregressi sarà contenuto nel PI e mirerà, tra l'altro, a minimizzare il tempo necessario alla migrazione dai sistemi attuali al SIGE. Il piano prevedrà il recupero di tutti i dati la cui necessità storica sarà definita dalla DRFSE e la cui disponibilità effettiva sarà garantita dalla DSI. L’esecuzione di tale piano sarà coordinata dai referenti dell'Ente.

Il Fornitore provvederà alla realizzazione delle funzioni di importazione dei dati, dagli archivi di appoggio alla base dati del SIGE, fornendo conseguentemente alla DSI la documentazione delle funzioni di importazione.

Eventuali problematiche di incompatibilità o incompletezza dei dati da importare saranno affrontate e risolte dalla Ditta aggiudicatarie mediante la realizzazione di funzioni apposite volte a minimizzare le operazioni di inserimento o normalizzazione di dati da parte del Comune.

Saranno previste anche tutte le eventuali attività di registrazione diretta dei dati (data entry) che si rendessero necessarie per integrare la base dati SIGE con dati non recuperabili dagli attuali archivi.

Dovranno altresì essere previsti dei passi di bonifica automatica o semiautomatica dei dati in fase di importazione.

Le attività sono soggette a verifica (vd. par. 12.2) e, per ritardi nell'esecuzione delle attività o per qualità del servizio non corrispondente a quanto previsto, saranno applicate le penali specificate al succ.vo cap. 14.

Riguardo alle attività di importazione dei dati pregressi ed alle eventuali problematiche di incompatibilità o incompletezza dei dati, in che modo la ditta aggiudicataria, nel termine ultimo del 31 dicembre 2008, può assolvere alle verifiche dell’Ente (vd. par. 12.2) e non incorrere in ritardi nell'esecuzione delle attività?


R: Nel piano di importazione dei dati pregressi contenuto nel PI si devono comprendere appieno le modalità attraverso cui si intende effettuare la migrazione dei database dai sistemi attuali a quello del SIGE. Le verifiche, quindi, che l’Ente deve eseguire saranno coerenti con quanto definito e successivamente concordato nel PI, il cui cronoprogramma, così come indicato nel Capitolato, può essere rivisto in accordo con l’Ente in sede di partenza effettiva del progetto.